IX Raduno Internazionale: Il registro Alfa 6C 2500 festeggia l'ing. Romeo.

IX Raduno Internazionale
18/06/2006

Pochi ma buoni?
Detto così potrebbe sembrare presuntuoso e i club (numerosi) che attirano centinaia di soci siano da considerare troppo eterogenei o attenti solo a far “cassa” con quote associative.
In realtà non è così ma il Registro Internazione Alfa Romeo 6C 2500 è certamente un club di “pochi” e, con una piccola punta di immodestia, anche di “buoni”. Semplicemente per il fatto che un Registro sostanzialmente monomodello (parliamo delle 6C 2500 e delle 6C 2300) di vetture di questo tipo, rare allora e rarefatte adesso, non può certamente, quando chiama a raccolta i suoi soci, contare su folle oceaniche. Ma di attenti e appassionati collezionisti, sì.
Fondato nel 1994, con le consuete difficoltà di reperire esemplari e soci ai quattro angoli del mondo dove le 2300/2500 hanno trovato chi le sapeva amorevolmente accudire, il Registro in questi anni ha saputo portare in patria e non solo, le eleganti silhouettes di questo modello Alfa Romeo attraverso piacevoli ritrovi, splendidi panorami e manifestazioni di rilievo.
Indubbiamente la 6C 2500 rappresenta un modello di transizione nella produzione Alfa Romeo, dagli anni bui dell'immediato anteguerra a quelli travagliati della ricostruzione. In attesa dell'arrivo della 1900 che farà fare all'industria del Portello il salto in una produzione, se non di massa, ma certamente in grande serie. E poi la Giulietta. Ma questa è un'altra storia.
E la storia dell'Alfa passa anche da Magreglio, soleggiata località comasca affacciata, dall'alto del Ghisallo, sul lago caro a Manzoni, dove l'ingegner Nicola Romeo passò buona parte dei suoi ultimi anni di vita. Così domenica 7 maggio, al cospetto delle autorità locali e con l'abbraccio affettuoso dei partecipanti al raduno 6C 2500 e di numerosi cittadini, un tricolore ha scoperto la targa della via intitolata a NICOLA ROMEO. Le note della banda intonavano, in onore dell'ingegnere napoletano, un bellissimo “o sole mio” e una certa commozione si è diffusa in quel momento tra tutti i presenti. Le figlie Piera e Irene, novantenni, nipoti e pronipoti di una grande famiglia si sono trovati così festeggiati da un lungo applauso degli amici del Registro 6C 2500 e non solo.
Amici che già dal venerdì precedente avevano portato una trentina di Alfa d'antan in quel di Lecco per proseguire poi la sera per Bellagio. Il giorno seguente l'interessante visita alla Moto Guzzi e al suo Museo dove tutti hanno potuto percepire il carico di Storia che la casa di Mandello ha saputo infondere nelle sue motociclette la cui fama è conosciuta nel mondo. Poi, sotto il sole primaverile, domenica mattina, le 6C 2300 (tra cui una bellissima “Pescara” e una “Mille Miglia”) e le 6C2500 (tra cui una rara berlina primissima serie e alcune filanti Touring e Pininfarina) hanno affrontato con piglio di ventenni la ripida salita al Ghisallo. Sull'ampio piazzale, tra centinaia di persone e decine di affaticati ciclisti, ho avuto il piacere di illustrare alla piccola folla radunata le caratteristiche delle vetture cui si erano unite anche alcune più giovani, proprio per segnare l'evoluzione di questa piccola ma significativa parte di storia Alfa. Un grazie a Claudio Giorgetti, Stefano Centanni e Daniela Maestri Romeo che unitamente allo staff dell'Automobilismo Storico Alfa Romeo hanno contribuito ad un evento che ha scaldato i cuori di tutti i presenti.

Gippo Salvetti
(presidente dell'Alfa Blue Team)

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