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02.19: “Le 6c 2500 ed il Golfo dei Poeti”
01.19: Ritrovata la 6c2500 rubata alla 1000miglia
01.19: 40° SCARB, Magazine Klaverblaadje NR. 164, Re
12.18: Xmas Letter 2018
12.18: Il Registro 6c2500 alla Fiera di Milano
11.18: 6c 2500S Turing rubata alla 1000Miglia 2018
11.18: Fiera Milano AutoClassica 2018
09.18: Zandvoort 2018
05.18: Rendiconto 2017
05.18: 6c2500 Sport Berlinetta Touring
05.18: 6c2500 Turinga di Branderhorst rubata alla 1000Mi
03.18: XXI Raduno 6c2500 24/26 Agosto 2018 Zandvvort 20th
12.17: Natale 2018
11.17: Il RI 6c2500 alla fiera di MilanoAutoClassica
11.17: La Regina del salone
10.17: [UPDATE] Il Registro presente a Milano AutoClassic
06.17: Ludwigburg (DE) 17/18 Giugno 2017
05.17: XX Raduno Le 6c 2500 Venezia e la Serenissima
04.17: Rendiconto 2015/2016
04.17: Convocazione assemblea 2017
12.16: Natale 2016
12.16: Motor Show 3/11 dicembre 2016
11.16: Online i dettagli del XX Raduno
11.16: Motor Show Fiera Bologna 2016
11.16: XX Raduno 2017
03.16: Il Registro 6c2500 a Milano AutoClassica 18/20 Mar
02.16: [Update] Fiera Milano AutoClassica 2016
02.16: il Registro 6c 2500 ospite del GAMS club di Gallar
01.16: Programma del XIX Raduno
12.15: Natale 2015
10.15: Ricordo di Piera Romeo
06.15: XVIII Raduno Registro Internazionale Alfa Romeo 6c
06.15: Il nuovo Conservatore del registro 6c 2500
03.15: Fiera Milano Autoclassica
01.15: Le 6c 2500 in Baden-Wurttemberg
12.14: Lettera del Presidente ai Soci
11.14: Nuovo libro/ New book
09.14: General Assembly 13th September 2014
05.14: Milano Aucoclassica 2014
05.14: XVII Raduno 6c 2500/2300 12/14 Settembre 2014
05.14: Rendiconto 2013
05.14: Il nuovo libro "6c 2300-6c2500" edito da Fucina Ed
04.14: Milano Autoclassica
03.14: Ricordo di un amico
03.14: Best of Show 2014
02.14: Milano Autoclassica
01.14: 20 Anniversario del nostro Registro 6c 2500 / 20 A
09.13: Saint Petersburg - Concours Unique 30 Aug./1 Sept.
06.13: XVI Raduno RI 6C2500
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07.12: Varese 2012
07.12: Una inattesa e terribile notizia ...
05.12: XV Raduno, Report e Foto
05.12: Varese News
04.12: Assemblea dei soci/Member's assembly 05/05/12
03.12: Marzo 2012
01.12: Milano Autoclassica
12.11: Fiera di Milano AutoClassica
12.11: Lettera del Presidente ai Soci
12.11: XV Raduno
08.11: Restyle del sito, e nuove foto del raduno di Maggi
02.11: XIV raduno Registro Internazionale 6C2500
02.11: Ricordo di Riccardo Di Bona
21.02.11: Ricordo di Riccardo Di Bona
debbo purtroppo informare tutti voi della scomparsa di Riccardo Di Bona, gentleman driver di valore degli anni 50 e 60 che scrisse le sue più belle pagine sportive al volante della GTA. Alfista appassionato e competente, Riccardo era persona molto conosciuta nell'ambito del collezionismo Alfa Romeo e nel mondo della regolarità. Tutti quelli che lo hanno conosciuto ricorderanno la sua simpatia e la sua proverbiale verve. Ci mancheranno la sua presenza, la sua risata, i suoi racconti e gli aneddoti di un mondo ormai lontano nel tempo ma che Riccardo sapeva sempre coniugare al presente: episodi di decenni prima sembravano essere accaduti ieri o al massimo la settimana prima.
Alla cara signora Nella e a tutta la sua Famiglia giungano le più affettuose condoglianze del Registro Internazionale Alfa Romeo 6C 2500
Stefano Centanni

Gli esperti la chiamano multifunzionalità e nessuno sa bene che effetto faccia al nostro cervello. Un'amica di Fabrizio, Francesca Tosarini, anche lei di vent'anni, studia psicologia al San Raffaele e inizia ad avere dei dubbi. Vede compagni che aggiungono al loro menu di attività simultanee anche YouTube, blog, videogiochi e servizi di chat o instant messaging come Skype o altri. Studiare su un libro, per chi è abituato così, può diventare delicato. «Io personalmente mi trovo bene - dice Francesca -. Ma per molti avere tante possibilità distrae dal perseguirne bene una sola: chi si abitua ad avere un'attenzione ampia, poi fatica ad averne una selettiva».
Secondo uno studio di Microsoft, nove ragazzi europei su dieci, fra i 16 e i 24 anni, tendono a guardare la tivù e navigare su Internet allo stesso tempo. Fra i più maturi succede molto meno, ma Fabrizio e Francesca hanno un messaggio anche per chi ha superato da un pezzo l'età degli studi. Siamo tutti convinti di poter gestire i mille spifferi di comunicazione che puntano su di noi, anzi spesso ne siamo divertiti e vi troviamo un sollievo dalla routine. Tutti però sospettiamo che quello stesso bombardamento inizi a sfibrare la mente di chi vive intorno a noi. Il romanziere Jonathan Franzen, almeno lui, non si è sopravvalutato: per scrivere «Freedom», il suo ultimo romanzo, ha riempito di colla l'accesso del cavo Internet del suo laptop.
Che sia per motivi sociali, affettivi o di lavoro, molti di noi invece non possono permettersi scelte così radicali, benché recenti ricerche indichino che la multifunzionalità cambia il modo in cui pensiamo. Le tecnologie evolvono probabilmente più in fretta di quanto i nostri cervelli riescano ad adattarsi. Mica saremo attratti da fasci di informazione che superano le nostre risorse mentali? Uno dei primi atti d'accusa è arrivato nel 2008 con un saggio di Nicholas Carr in The Atlantic (dal titolo «Google ci rende stupidi?»). Di recente però anche alcune ricerche sperimentali confermano i sospetti. A Stanford per esempio c'è un laboratorio dedicato alla comunicazione «fra gli umani e i media interattivi», che ha condotto un test su cento studenti divisi in due gruppi: i multifunzionali e i non-multifunzionali.
Nel primo esperimento, ai due gruppi sono stati mostrati per due istanti consecutivi due rettangoli rossi circondati da due, quattro o sei rettangoli blu. A tutti è stato chiesto di ignorare le figure blu e indicare se le figure rosse avessero cambiato posizione. I non-multifunzionali hanno risposto correttamente, i multifunzionali sono naufragati. Non riuscivano a disinteressarsi di ciò che sapevano essere irrilevante. Il problema è che in test successivi si sono dimostrati meno bravi anche in attività alle quali in teoria uno smartphone dovrebbe addestrare: ricordare sequenze di lettere, o far passare l'attenzione da una cosa all'altra. Quando ai multifunzionali sono stati mostrate insieme cifre e lettere, non sono riusciti a ricordare se avessero visto vocali o consonanti, numeri pari o dispari (i non-multifunzionali invece sì). I neurologi francesi Sylvain Charron e Etienne Koechlin hanno rilevato con la risonanza magnetica che chi svolge due attività simultanee le distribuisce nei due lobi della corteccia frontale. Ma dalla terza in poi la performance crolla, perché lo spazio cerebrale sembra esaurito. E uno studio dell'Università della California, a San Francisco, mostra come l'uso eccessivo degli smartphone privi la mente delle micro-fasi di riposo necessarie alla memoria e alla creatività.